È antica e lodevole la consuetudine dei fedeli di chiedere al sacerdote
di celebrare la S. Messa - come opera di misericordia spirituale -
secondo le proprie intenzioni; normalmente per uno o più fedeli defunti
(familiari, benefattori, sacerdoti, anime del Purgatorio), oppure, per
i vivi (per ringraziamento, per i figli, per i malati, ecc.) facendo
un’offerta.
Nella nostra
Arcidiocesi, il Vescovo suggerisce di dare un’offerta, da molti anni
immutata, di 10,00 €. Si ricorda che i sacerdoti sono sempre
disponibili a celebrarla, anche senza offerta, quando la richiedono
persone con poche possibilità economiche. Queste offerte permettono,
specialmente le domeniche, di poter avere un celebrante in ogni
parrocchia, anche se da lontano. Evidentemente non si tratta di
“pagare” la S. Messa, che ha un valore infinito, ma di aiutare il
sostentamento dei sacerdoti della parrocchia.
Le intenzioni si
possono prenotare in Canonica per le S. Messe da celebrare nella chiesa
di Sant’Antonio (Messe feriali) o in Duomo (il sabato sera e la domenica sera); le S.
Messe da celebrare in tutte le altre chiese, si prenotano nelle
rispettive sagrestie.